Alla scoperta delle Isole Tremiti: Cosa fare e come raggiungerle da Termoli

Alla scoperta delle Isole Tremiti: Cosa fare e come raggiungerle da Termoli

Se hai scelto Termoli come meta per le tue vacanze, non puoi assolutamente perderti un’escursione alle Isole Tremiti, un arcipelago situato a soli 12 miglia al largo del Gargano. Sebbene il porto di partenza più comodo sia quello di Termoli, in Molise, è importante sapere che le Isole Tremiti appartengono alla Puglia e fanno parte della provincia di Foggia.

L’arcipelago è composto da cinque isole principali:

  1. San Domino – La più grande e turistica, famosa per la sua vegetazione rigogliosa, le grotte naturali e le spiagge incantevoli.
  2. San Nicola – Il cuore storico e culturale dell’arcipelago, con il suo antico monastero e la fortezza che raccontano secoli di storia.
  3. Capraia (o Caprara) – Disabitata, è nota per la sua natura selvaggia e incontaminata, ideale per gli amanti dell’avventura.
  4. Pianosa – Piccola e piatta, è una riserva marina protetta, perfetta per chi cerca tranquillità e contatto con la natura.
  5. Cretaccio – Un isolotto roccioso tra San Domino e San Nicola, che offre un paesaggio affascinante e solitario.

Questo piccolo arcipelago è un vero gioiello dell’Adriatico, con acque cristalline, coste frastagliate, grotte marine e un’atmosfera selvaggia che ti farà dimenticare il mondo moderno. Se ami il mare, la natura e la storia, le Isole Tremiti sapranno regalarti un’esperienza unica, tra spiagge incantevoli, fondali mozzafiato e antiche leggende che ancora oggi popolano il luogo. Scopriamo insieme le isole principali e tutto quello che c’è da fare e vedere!

San Domino: Il cuore delle Isole Tremiti

Isole Tremiti: Isola di San Domino
Isola di San Domino

San Domino è l’isola più grande e vivace dell’arcipelago delle Isole Tremiti, ed è anche quella che offre il maggior numero di strutture ricettive, rendendola la meta ideale per chi cerca una vacanza all’insegna della natura, della storia e del relax.

L’isola è facilmente accessibile grazie alla presenza di due percorsi principali: uno dedicato ai mezzi di servizio e alle poche auto circolanti, e uno pedonale, che collega il centro al porto e alla spiaggia di Cala delle Arene, l’unica spiaggia attrezzata dell’isola, ideale per trascorrere ore di relax sotto il sole e fare un tuffo nelle acque cristalline dell’Adriatico.

Isola di San Domino: Cala delle Arene - Fonte Foto: Mare e Stelle
Isola di San Domino: Cala delle Arene – Fonte Foto: Mare e Stelle

San Domino è un’isola dove storia e natura si incontrano. La zona centrale, con la Piazza del Belvedere, è il cuore pulsante dell’isola, circondata da ristoranti, hotel e da altre attività, il luogo perfetto per assaporare la cucina locale e godere di un’atmosfera accogliente. Da qui, è possibile godere della vista sulla Foresta di Pini d’Aleppo e, in lontananza, sulla maestosa Abbazia di San Nicola.

Nel centro dell’isola si trova anche il Guerriero Acheo, un’imponente scultura in bronzo donata da Lucio Dalla, che ha scelto le Tremiti come ispirazione per alcune delle sue canzoni.

Un altro luogo di grande fascino è il Faro di San Domino, costruito agli inizi del XX secolo. Situato a picco sul mare, offre una vista panoramica su uno degli angoli più suggestivi delle Tremiti. Oggi il faro è in disuso, ma la sua storia è ancora viva nella memoria degli isolani, che ricordano l’esplosione del 1987, un evento che ha segnato la storia dell’isola e ha suscitato presunti intrighi internazionali legati alla Libia.

San Domino è anche un paradiso per gli amanti della natura e delle escursioni. L’isola offre numerosi sentieri che si snodano tra paesaggi incantevoli, ideali per chi ama esplorare a piedi o in bicicletta. Tra questi, il Sentiero Colle dell’Eremita, il Sentiero Grotta del Bue Marino e il Sentiero del Faro di San Domino sono i più famosi e permettono di scoprire la vegetazione tipica dell’isola, le calette più remote e le famose grotte marine che caratterizzano la costa frastagliata dell’isola.

Infine, San Domino è anche un ottimo punto di partenza per esplorare la meravigliosa biodiversità marina che circonda l’isola. Con il suo mare cristallino, San Domino è ideale per chi desidera praticare snorkeling, immersioni e altre attività acquatiche, immergendosi in un mondo sottomarino ricco di colori e vita.

Isola di San Domino: Grotta del Bue Marino - Fonte Foto: Mare e Stelle
Isola di San Domino: Grotta del Bue Marino – Fonte Foto: Mare e Stelle

San Nicola: Un crocevia di storia e cultura sull’isola Madre

Isola di San Nicola
Isola di San Nicola

L’isola di San Nicola, la “Monteccassino dell’Adriatico”, è un unico esempio di abbazia-fortezza su un’isola. Da millenni, è crocevia di culture e religioni che l’hanno resa simbolo di dialogo.

Oltre a essere la leggendaria tomba di Diomede, San Nicola è stata sede di organi monastici e feudali, conquistata e difesa da dominatori stranieri e pirati e ha ospitato prigionieri, tra cui libici e confinati. La sua ricchezza storica è una testimonianza viva di millenni di storia, che affascina turisti e visitatori che percorrono le strade del borgo marinaro e del castello.

Arrivando al porto, il visitatore è accolto dalla prima linea difensiva della fortezza. Attraversando il portale d’ingresso, si accede alla “Salizada”, una ripida salita che conduce alla torre del “Cavaliere del Crocifisso”, punto di osservazione della difesa dell’isola.

Superato il “Campo” e la Torre Angioina, costruita da Carlo II d’Angiò, il percorso porta alla Chiesa di Santa Maria a Mare, risalente al X secolo, dove si possono ammirare il Crocifisso bizantino e il mosaico pavimentale benedettino.

Isola di San Nicola: Castello Angioino
Castello Angioino
Isola di San Nicola: Chiesa Santa Maria a Mare
Chiesa Santa Maria a Mare

Proseguendo, si raggiunge l’area archeologica di San Nicola, che include la “Tomba di Diomede”, un sito leggendario che racconta le gesta dell’eroe greco.

La necropoli, datata tra il V e il III secolo a.C., e i resti di un insediamento ellenistico e romano, arricchiscono ulteriormente il valore storico di quest’isola, un vero scrigno di tesori architettonici e archeologici.

Capraia: La selvaggia bellezza delle Isole Tremiti

Isola di Capraia: Zona della statua immersa di San Pio - Fonte Foto: Mare e Stelle
Isola di Capraia: Zona della statua immersa di San Pio – Fonte Foto: Mare e Stelle

Capraia, la seconda isola per estensione dell’arcipelago delle Isole Tremiti, è una gemma naturale ancora intatta e selvaggia. Nonostante in passato in cui veniva utilizzata per il pascolo delle capre, oggi è completamente disabitata e preserva la sua bellezza incontaminata.

Il suo nome deriva dalle capre selvatiche che un tempo popolavano l’isola o, secondo alcuni, dalle abbondanti piante di capperi che crescevano sulla sua terra. Un tempo ricoperta da fitte foreste, l’isola ha oggi un aspetto arido e roccioso, simile a quello di San Domino.

Capraia è prevalentemente rocciosa, con una costa che si presenta alta e scoscesa a nord, mentre il lato sud digrada dolcemente verso il mare, creando paesaggi mozzafiato. Le coste di Capraia, come quelle delle altre isole Tremiti, sono state modellate dall’erosione del mare. A nord, la costa è caratterizzata da alte rocce a falesia che si ergono a picco sul mare, mentre a sud scende dolcemente fino a “Punta Secca”, dove si trova il famoso faro, un luogo affascinante per chi ama le immersioni subacquee.

In queste acque cristalline, è possibile ammirare un panorama marino straordinario, con pareti sottomarine rivestite di spugne e alghe e una fauna marina ricca e variegata.
Tra le meraviglie naturali dell’isola, si distinguono il “Grottone” e diversi archi naturali, detti architelli, formati dalle rocce granitiche dai colori più variegati. Il più celebre di questi è “l’Architiello di Capraia”, un incantevole arco naturale che delimita un laghetto dalle acque verde smeraldo. Secondo la tradizione, le coppie che si scambiano la promessa d’amore sotto l’archiello si promettono di amarsi per tutta la vita, aggiungendo un tocco romantico a questo luogo già incantevole.

Capraia è una riserva naturale che racconta la storia di un’isola che, pur nel suo aspetto selvaggio, continua a incantare chi ha la fortuna di esplorarla.

L'Architiello - Fonte Foto: Mare e Stelle
L’Architiello – Fonte Foto: Mare e Stelle

Pianosa: Un paradiso protetto nel cuore delle Isole Tremiti

Isola di Pianosa - Fonte Foto: Italy Travel Web
Isola di Pianosa – Fonte Foto: Italy Travel Web

Pianosa è la quarta isola per estensione dell’arcipelago delle Isole Tremiti (o Diomedee), situata nel mar Adriatico. Il suo nome deriva dalla sua conformazione bassa e pianeggiante, tanto che durante le giornate di mare mosso l’isola può essere quasi completamente sommersa dalle onde. Nonostante le sue dimensioni contenute, Pianosa è un luogo di grande fascino naturale, disabitato e ricoperto principalmente da roccia calcarea.

L’isola è caratterizzata da coste alte e frastagliate a nord, mentre a sud si abbassano dolcemente nel mare, creando fondali bassi che ospitano una ricca vita marina. Tra le meraviglie naturali dell’isola, ci sono la grotta subacquea del “Grottone” e la “Cala di Tramontana”, vicina al faro, che contribuiscono a rendere l’isola un luogo di grande interesse per gli amanti del mare e delle immersioni.

Nonostante la sua aridità, Pianosa ospita una fauna limitata, composta principalmente da piccoli rettili, conigli selvatici e uccelli che popolano il cielo. La vegetazione, povera rispetto ad altre isole dell’arcipelago, è costituita da piccole piante grasse che si adattano alle condizioni di scarsa umidità. Tuttavia, ciò che rende davvero speciale Pianosa sono i suoi fondali marini, ricchi di vita, dove è possibile osservare molteplici specie di pesci e alghe che trovano qui un habitat ideale per nutrirsi e riprodursi. Inoltre, il fondale nasconde antichi frammenti di ceramiche e anfore risalenti all’epoca romana, nonché tracce dell’ultimo conflitto bellico, che rendono l’isola un tesoro storico sommerso.

Dal 1989, Pianosa è diventata una Riserva Marina Integrale, il che implica il divieto di approdo, navigazione, pesca e immersione entro i 500 metri dalla costa, a meno che non si sia accompagnati da guide subacquee autorizzate. L’accesso all’isola è regolamentato e occorre ottenere un permesso dall’ente gestore. Per proteggere questo angolo di paradiso, l’intera area marina è delimitata da quattro grandi boe luminose, collegate tra loro da catene, che segnano i confini della riserva e tutelano la biodiversità che rende Pianosa un luogo unico e protetto.

Cretaccio: Il piccolo scoglio erosivo delle Isole Tremiti

Isola di Cretaccio - Isole Tremiti
Isola di Cretaccio

Cretaccio, la più piccola delle isole Tremiti, è una piccola mezzaluna di roccia che si distingue per la sua natura argillosa, tanto da essere chiamata “creta” dai locali. La sua superficie, in continua trasformazione a causa dell’erosione del mare e del vento, cambia forma stagionalmente, riducendosi progressivamente. Questo scoglio, che un tempo fungeva da ponte naturale tra San Domino e San Nicola, è destinato a scomparire lentamente sotto l’implacabile azione degli elementi. La sua posizione centrale nell’arcipelago lo rende un elemento protettivo per le isole vicine, in particolare per San Nicola e San Domino, che trovano nel Cretaccio una barriera contro l’erosione delle onde.

A sud dell’isola, si può ancora scorgere quello che resta di un vecchio molo benedettino, con alcune bitte di bianco calcare che testimoniano il suo antico uso come punto di attracco. Il mare che circonda l’isola, durante le giornate di pioggia, assume un color giallastro, poiché l’argilla che compone il terreno si scioglie e si disperde nelle acque. Sebbene l’isola sia priva di vegetazione, con solo alcune piante grasse che resistono nelle fessure della roccia, la sua bellezza selvaggia e la sua solitudine affascinano chi la visita.

Cretaccio è anche teatro di leggende locali. Si racconta che nelle notti di tempesta, si aggiri sullo scoglio il fantasma di un prigioniero decapitato, che una volta detenuto nelle carceri di San Nicola, riuscì ad evadere ma venne catturato e condannato a morte. Con la testa tra le mani, il suo spirito infesta l’isola, portando con sé un’aura di mistero.

A poca distanza da Cretaccio, emerge lo Scoglio della Vecchia, un’isola nera e inquietante che secondo la tradizione ospita il fantasma di una strega. Si dice che, prima di ogni temporale, la vecchia si faccia vedere mentre fila, avvolta in un’atmosfera oscura e sinistra.

Come raggiungere le Isole Tremiti da Termoli

Il porto di Termoli rappresenta il punto di partenza più comodo e veloce per raggiungere le Isole Tremiti. Situato sulla costa molisana, è facilmente accessibile sia in auto che con i mezzi pubblici, grazie alla vicinanza alla stazione ferroviaria e alle principali arterie stradali. Il porto è ben attrezzato e offre tutti i servizi utili per prepararsi all’imbarco in tranquillità.

Compagnie di navigazione dei Traghetti

Diverse compagnie effettuano collegamenti regolari tra Termoli e le Isole Tremiti, con corse giornaliere soprattutto in primavera ed estate. Le principali sono:

  • NaviTremiti
  • NLG (Navigazione Libera del Golfo)
  • GS Travel

I traghetti attraccano generalmente sull’isola di San Domino, la più grande dell’arcipelago, ma in alcuni periodi è possibile sbarcare anche a San Nicola.

Durata del viaggio

Il tempo di percorrenza varia in base al tipo di imbarcazione:

  • Traghetti tradizionali: circa 1 ora e 30 minuti
  • Aliscafi: circa 50 minuti

Gli orari possono cambiare in base alla stagione e alle condizioni meteo-marine, quindi è sempre consigliato verificarli in anticipo.

Acquisto dei biglietti

I biglietti per i traghetti possono essere acquistati:

  • Online sui siti ufficiali delle compagnie
  • Presso le agenzie di viaggio
  • Direttamente al porto di Termoli, presso le biglietterie

Prenotare in anticipo è sempre una buona idea, specialmente nei mesi estivi o nei weekend, quando l’afflusso di visitatori è maggiore.

Consigli pratici per il viaggio

  1. Arrivare Presto: Presentatevi al porto con almeno un’ora di anticipo rispetto all’orario di partenza, soprattutto in alta stagione, per evitare ritardi e stress al momento dell’imbarco.
  2. Gestione dei Bagagli: Ogni compagnia ha le proprie regole sui bagagli. In genere, è consentito un bagaglio a mano e uno da stiva, ma è meglio controllare le specifiche direttamente sul sito del vettore.
  3. Parcheggio Auto: Se arrivate in macchina, ci sono parcheggi custoditi e non custoditi nelle vicinanze del porto, ideali per lasciare il veicolo in tutta sicurezza durante il vostro soggiorno sulle isole.

Raggiungere le Isole Tremiti da Termoli è semplice e veloce: il viaggio via mare è solo l’inizio dell’esperienza indimenticabile che ti attende in questo angolo incontaminato del Mare Adriatico.

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Il Molise Italia
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Elena Vizzoca

Ciao! Mi chiamo Elena e sono una fotografa freelance. Ho seguito manifestazioni sportive nazionali e internazionali, concerti, spettacoli e moda. La mia passione per i viaggi mi ha portato ad ampliare il mio sito fotografico, inserendo la sezione travel, dove, attraverso le mie foto, racconto le mie esperienze di viaggio e le mie emozioni.

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