Cosa vedere a Torino: il Santuario della Consolata

Cosa vedere a Torino: Santuario della Consolata

Un luogo che ti consiglio di non perdere a Torino è l’affascinante Santuario della Consolata che si trova proprio di fronte al Caffè Al Bicerin, l’iconico e storico locale di cui ti ho parlato la scorsa volta.

Si tratta di uno dei luoghi di culto più antichi di Torino ed è considerato il santuario più importante della città.

Viene comunemente citato come Santuario della Consolata, ma il suo nome ufficiale è Basilica di Santa Maria della Consolazione alla cui costruzione parteciparono alcuni architetti illustri come Guarino Guarini, Filippo Juvarra e Carlo Ceppi.

La Basilica è un vero e proprio capolavoro in stile barocco, ma non è stata sempre così.

Piccoli cenni storici

Il santuario della Consolata ha una storia antichissima, ha origini paleocristiane e sorge sui resti di una delle torri angolari romane della cinta muraria Augusta Taurinorum.

E’ proprio qui che viene eretta, sui resti di un tempio pagano, una piccola chiesa dedicata a Sant’Andrea, una chiesa semplice ad una sola navata con una piccola cappella dedicata alla Vergine.

Successivamente questa chiesa diventa la sede dei Monaci Novalicensi cacciati dai Saraceni dalla Valle Susa. In quel periodo viene quindi ampliata e viene edificata una nuova chiesa in stile romanico, composta da tre navate e da un campanile.

La leggenda della Madonna e l’elevazione a Basilica

Ma la devozione che lega il popolo a questo santuario inizia da un quadro che raffigura la Madonna, presente ancora oggi nella Basilica.

Si dice che questa icona viene perduta durante i vari cambiamenti che subì la chiesa e un cieco proveniente da Briançon arriva in pellegrinaggio dicendo di aver ricevuto in sogno la Madonna.

Quest’ultima gli dà delle indicazioni precise per recuperare il quadro perduto, poi ritrovato nei sotterranei dell’antica chiesa di Sant’Andrea.

Nel momento in cui l’immagine viene ritrovata, il cieco riacquista la vista e a seguito di questo evento, il santuario viene elevato a Basilica con l’immagine della Madonna posta al suo interno.

Con il passare dei secoli e con l’avvento del barocco, la Basilica subisce altre modifiche per opera di Guarino Guarini che ne rivoluziona la forma. La semplice navata diventa di forma ellittica mantenendo però l’altare maggiore rivolto ad est.

Ma la Basilica subisce altre trasformazioni nel corso della sua storia, come quella di Filippo Juvarra che riprogetta l’altare maggiore, oggi ancora presente, e pone l’immagine della Vergine nella nuova nicchia posta a nord.

La mia visita al Santuario della Consolata

Dopo aver sostato al Caffè Al Bicerin, ci dirigiamo verso il Santuario e resto letteralmente a bocca aperta per la bellezza di questo luogo.

Ci si ritrova all’interno dell’aula di Sant’Andrea di forma ellittica e che poi dà accesso alla navata principale. Di fronte troverai una scalinata con un cancello in ferro battuto ed attraversandolo ti troverai al centro del Santuario.

Qui puoi ammirare gli affreschi della volta che raffigurano la vita della Vergine, mentre i sei quadri posti sul primo cornicione raccontano la leggenda del cieco di Briançon.

E poi eccolo lì sul fondo, l’Altare Maggiore posto nella cappella realizzata da Filippo Juvarra sovrastato dall’icona della Vergine in una cornice dorata del settecento con tanti angeli e cherubini dorati. Impossibile non restarne affascinati!

Sulla porta d’ingresso invece puoi vedere una balconata con un grande organo ottocentesco realizzato dai fratelli Serassi di Bergamo.

Ti consiglio di alzare lo sguardo ed osservare la bellissima volta del settecento che raffigura il Trionfo di Maria Assunta in cielo.

Partendo dall’ingresso sulla destra troverai la cappella con le spoglie di San Giuseppe Cafasso, formatore del clero torinese, consigliere della nobiltà, amico dei poveri e conforto dei condannati a morte.

Prosegui fino alla Cappella delle Grazie, la cripta dell’antica chiesa di Sant’Andrea. Ti troverai sulla balconata dove poter ammirare la cappella in tutto il suo splendore. Qui puoi ammirare il dipinto di Morgari che raffigura il sogno di re Arduino.

Questa cappella è il luogo più intenso di preghiera in quanto è uno dei possibili luoghi di ritrovamento dell’icona della Vergine accaduto il 20 giugno 1104. In quel giorno viene quindi celebrata la festa annuale della Consolata, Patrona della città.

Uscendo dalla Cappella delle Grazie ci si ritrova nel corridoio del Crocifisso che dà accesso alla Sacrestia maggiore con rivestimenti in legno e decorata da diversi affreschi e dipinti.

Proseguendo ci si ritrova nella Sacrestia minore ed anche qui si possono ammirare vari dipinti come quello del pittore Guglielmo Caccia (conosciuto come Moncalvo) che raffigura Il Padre eterno oppure come l’affresco sul soffitto dedicato a San Giuseppe Cafasso.

Usciti dalla Sacrestia ci siamo trovati nella navata principale con l’Altare maggiore e l’immagine della Vergine. Alla destra dell’altare c’è un coretto dedicato a Silvio Pellico e la Cappella delle anime del Purgatorio dove potete ammirare il dipinto di Luigi Morgari che raffigura la Madre di Dio Consolata che intercede per la salvezza delle anime in via di purificazione. Subito dopo questa Cappella c’è quella del Sacro Cuore di Gesù.

A sinistra invece della navata centrale ci sono gli altari dedicati a Sant’Anna e a Sant’Andrea.

Usciti dalla Basilica impossibile non notare la Torre campanaria di Sant’Andrea, l’unica testimonianza dell’antica chiesa romanica su cui è stato edificato l’attuale santuario.

Rimasto intatto nel corso dei secoli si nota lo stile totalmente diverso dal resto della Basilica. Intorno al 1300 la torre veniva usata dalle sentinelle come punto di osservazione.

Un Santuario ricchissimo di dettagli e tanti piccoli particolari, un luogo da osservare con attenzione, un luogo insomma che ti consiglio di non perdere e che ti lascerà senza parole.

Informazioni utili

Indirizzo: Piazza della Consolata – 10122 Torino

Orario:
Festivi: dalle 6.30 alle 20.00
Feriali: dalle 6.30 alle 19.00

Il gruppo di Volontariato si rende disponibile per:

  • visite guidate gratuite (anche in altre lingue)
  • possibilità di ristorazione ai gruppi che organizzano un ritiro spirituale giornaliero.
  • distribuzione materiale informativo
  • presenza saletta ricordi con immaginette e souvenirs nel chiostro
  • animazione liturgica e canto

Singoli e famiglie potranno trovare un addetto al tavolino, a destra appena entrati in Santuario.

Per i GRUPPI è necessaria una prenotazione all’e-mail: accoglienza.santuario@laconsolata.org oppure chiamando lo +39 011 483.6125 in orari di ufficio.

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Elena Vizzoca

Ciao! Mi chiamo Elena e sono una fotografa freelance. Ho seguito manifestazioni sportive nazionali e internazionali, concerti, spettacoli e moda. La mia passione per i viaggi mi ha portato ad ampliare il mio sito fotografico, inserendo la sezione travel, dove, attraverso le mie foto, racconto le mie esperienze di viaggio e le mie emozioni.

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