Tenerife e la vita ai tempi del Coronavirus

Qui a Tenerife tutto ebbe inizio con la quarantena all’hotel di Adeje. Nonostante nel mondo vi erano molti contagi, nelle Isole Canarie non se ne sentiva parlare e la vita procedeva in modo regolare.

 

In quel periodo, mi sono recata presso l’hotel per scattare qualche foto da inviare poi alle agenzie, in modo da documentare la situazione. C’erano molti colleghi lì davanti, la strada che porta all’ingresso della struttura era sbarrata e le forze dell’ordine non facevano passare nessuno eccetto chi abitava lì vicino e gli addetti ai lavori. Quattro erano i contagiati e, tutti gli ospiti (quasi 1.000 persone), hanno fatto un periodo di circa 2 settimane di quarantena prima di lasciare la struttura.

Sapevo benissimo che la possibilità che il contagio del Coronavirus si espandesse era molto alta e, nonostante in Italia la situazione era già molto critica, gli altri paesi europei, compresa la Spagna, non avevano preso precauzioni, permettendo ai loro cittadini di continuare a viaggiare.

Nelle settimane successive nel territorio spagnolo i casi erano fuori controllo e da qui, ecco che arriva la decisione del Governo. Tutti a casa!! Proprio come il decreto emanato dall’Italia. Non si può uscire tranne per fare la spesa, recarsi dal medico, andare in farmacia o per lavorare.

 

La maggior parte delle attività devono restare chiuse per evitare che le persone escano e le uniche aperte sono i supermercati, i negozi alimentari e le farmacie.

A Palm-mar la situazione sembra tranquilla, ma è strano vedere tutto chiuso e pochissime persone in strada, anche se alcune ignorano completamente il regolamento uscendo per delle passeggiate. Forse non si rendono ancora conto della situazione o pensano che sia tutto “ingigantito”, ma la realtà è ben diversa tanto è che i contagi stanno aumentando (ad oggi circa 348 casi con 4 morti e più della metà solo a Tenerife). Ogni tanto si vede la camionetta dei vigili del fuoco che con l’altoparlante invitano gli abitanti a non uscire.

Nel resto dell’isola, diverse forze dell’ordine come Polizia Locale, Esercito, controllano le strade e i cittadini che non rispettano il regolamento.

Inoltre, per sensibilizzare la popolazione, è intervenuta anche la Iberostar Tenerife (la squadra di basket dell’isola) lanciando dei messaggi via social.

Mi rendo conto che questo periodo sia difficile per molte persone restare a casa, ma se si vuole davvero limitare il contagio, questa è l’unica soluzione disponibile. La si potrebbe vivere cercando di fare le cose che per mancanza di tempo, normalmente non si farebbero, come leggere un buon libro, cimentarsi con qualche nuova ricetta o, perché no, rispolverare i vecchi giochi da tavolo.

Come la vivo io? Restando a casa e limitando le uscite esclusivamente per fare la spesa e per lavoro. Nel resto della giornata mi dedico alla scrittura dei miei articoli, alla visione di qualche film e ogni tanto una piccola distrazione con un buon videogame.

E voi? Come la vivete? Come passate le vostre giornate in casa? Scrivetemi nei commenti qui sotto.

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Elena Vizzoca

Ciao! Mi chiamo Elena e sono una fotografa freelance. Ho seguito manifestazioni sportive nazionali e internazionali, concerti, spettacoli e moda. La mia passione per i viaggi mi ha portato ad ampliare il mio sito fotografico, inserendo la sezione travel, dove, attraverso le mie foto, racconto le mie esperienze di viaggio e le mie emozioni.

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