
La scorsa settimana io e le ragazze della community delle Travel Blogger Italiane, vi abbiamo portato in un viaggio virtuale per farvi conoscere quali sono “I laghi più belli d’Italia”.
Ce ne sono davvero tanti nel nostro Bel Paese che ho dovuto dividere l’articolo in due parti. Ecco dunque che continua il nostro viaggio virtuale.
Avete solo l’imbarazzo della scelta per una vacanza di relax immersi nella natura.
Lombardia: Lago Maggiore, Stresa, Angera e le isole

Contributo di Time to travels
Il lago Maggiore è famoso per i suoi paesaggi mozzafiato, i suoi pittoreschi paesini e le bellissime isole Borromee; il New York Times lo inserisce nella classifica tra i primi dieci posti più affascinanti al mondo.
Situato tra Piemonte e Lombardia, il lago funge da separatore tra le due regioni e regala scorci indimenticabili.
La sponda lombarda del lago presenta diverse località di villeggiatura come Luino, Ispra ed Angera. Luino ha un bel centro storico e un lungolago ricco di locali, bar e ristoranti; la piccola città si trova al confine con la Svizzera e per questo è divenuta una meta molto importante per i turisti che arrivano dall’estero. Anche Ispra ha un piccolo centro storico, un bel lungolago e una spiaggetta pubblica in cui si può prendere il sole, rilassarsi e fare il bagno. Ad Angera è presente la Rocca, un castello di epoca medievale all’interno della quale è possibile visitare i giardini e il museo della bambola e del giocattolo.
Poco lontano, nel piccolo paese di Leggiuno, si trova l’Eremo di Santa Caterina del Sasso fondato nel XII secolo; si tratta di un complesso religioso costruito sulla scogliera che cade a picco sul lago. Vi sono numerossime altre località come Laveno, Porto Valtravaglia, Caldé e Maccagno con bellissimi borghi, numerosi ristoranti e lunghe passeggiate; a Caldè e Maccagno sono presenti piccole spiagge in cui è possibile rilassarsi e fare il bagno.
Sulla sponda piemontese, le mete più gettonate sono Stresa e le Isole Borromee: l’Isola Bella, l’Isola Madre e l’Isola dei Pescatori sono tutte visitabili e ogni giorno, dalla città di Stresa, partono tour e aliscafi. Sull’isola Bella si può visitare Palazzo Borromeo e il suo bellissimo giardino, mentre sull’Isola dei Pescatori ci si può rilassare e godere di una buonissima cena in uno dei ristoranti in riva al lago. Tramite le compagnie di traghetti, è possibile raggiungere diverse città, sia sul lato piemontese che sul lato lombardo.
Oltre a Stresa – città elegante e ricca di hotel di lusso – è consigliata la visita di località come Arona, Meina, Pallanza, Belgirate, Verbania, Cannobbio e Cannero Riviera.
Ad Arona si può tranquillamente passeggiare nel centro storico fino a raggiungere Piazza del Popolo e fermarsi a sorseggiare un caffè all’aperto circondati da edifici di epoca medievale; dalla piazza si può godere di una bellissima vista sul lago e del paesaggio circostante e in lontananza si può scorgere la Rocca di Angera. Anche Arona aveva la sua Rocca, ma purtroppo non ne è rimasto granché.
Poco distante da Arona, in località Meina, si trova il San Carlone, un’enorme statua di San Carlo Borromeo; la statua è alta circa 35 metri ed è stata eretta tra il 1624 e il 1698. In pochi sanno che Frédéric- Auguste Bartholdi – che progettò la Statua della Libertà – soggiornò ad Arona per studiare il colosso. A New York, ai piedi della statua, una targa ricorda che è stata costruita su modello del San Carlone di Arona. (fonte statuasancarlo.it)
Spostandosi verso Verbania è possibile visitare un’altra perla invidiabile del territorio: il Giardino Botanico di Villa Taranto; la piattaforma online The Needs, attraverso un sondaggio, posiziona i Giardini di Villa Taranto come i più belli al mondo. All’interno della Villa sono presenti fontane, giochi d’acqua, giardini terrazzati e piante rare.
Un altra località da non sottovalutare è il Monte Mottarone, alto circa 1500 metri: nelle giornate limpide, il panorama è stupendo e spazia sui sette laghi e le Alpi; inoltre, per chi ama la natura, è possibile fare passeggiate, trekking e in inverno si può anche sciare.
Durante l’anno vi sono anche numerose sagre e festival: uno dei più famosi è lo Stresa Festival, che si svolge in estate e celebra la musica classica.
Lungo tutto il lago sono presenti parchi, piccoli borghi medievali, ville, negozi e ristoranti con bellissime terrazze; riassumere la bellezza di questo luogo in poche righe è quasi impossibile ma, se riuscirete a visitarlo, vi resterà nel cuore.
Trentino Alto Adige: Lago di Ledro

Contributo di PanAnna blog di viaggi
Il lago di Ledro: ecco perché visitarlo
Amo i laghi per l’ampia scelta di attività che permettono di fare, dal semplice relax sulla riva, ai giri in barca, agli sport acquatici, al sedersi a un tavolo con vista… Tra i miei laghi preferiti, ho scelto di parlarvi del lago di Ledro, che si trova in Trentino, poco più a ovest della punta del fratello maggiore e ben più noto, lago di Garda.
Il lago, dal colore blu intenso, si trova nell’omonima Valle di Ledro: le sue acque sono pulite e trasparenti, di sicuro vi verrà voglia di farci un tuffo appena arrivati! Un’altra opzione per esplorarlo al meglio è quella di noleggiare una canoa, una barchetta, un sup o un pedalò… insomma è vasta la scelta dei mezzi da prendere a noleggio. Buona e varia è anche la scelta di alloggi.
Incontro con la storia al lago di Ledro
Il lago e in generale la zona della Valle di Ledro ebbero rilevanza storica ai tempi della Prima Guerra Mondiale, infatti dal 1915 furono una zona di guerra. Ancora oggi è possibile trovare tracce della linea austro-ungarica e delle trincee di collegamento scavate nella roccia.
Facendo un ulteriore salto indietro nel tempo, arriviamo all’Età del Bronzo: proprio vicino al lago di Ledro sono stati trovati reperti di una civiltà palafitticola. Il sito archeologico è dal 2011 Patrimonio Unesco, e accanto ai resti originali il museo propone anche accurate ricostruzioni di come poteva essere il villaggio.
Le escursioni a tema naturalistico
Per una passeggiata panoramica vi consiglio il giro ad anello intorno al lago, lungo circa 10 chilometri. Il miglior punto di osservazione del lago di trova sicuramente a Molina di Ledro, seguite le indicazioni per la Madonnina di Besta.
Un interessante percorso che mette insieme arte e natura è il Ledro Land Art, un’installazione di opere d’arte in continua evoluzione nella pineta di Pur.
Lago di Ledro: cosa vedere nei dintorni
Come vi accennavo in apertura, il lago non dista molto dal noto lago di Garda, ma anche nella stessa Valle di Ledro troviamo diversi punti di interesse. Ve ne propongo due tra i miei preferiti.
Il lago d’Ampola è un piccolo lago di origine glaciale, di notevole interesse per il suo particolare ecosistema, grazie al quale qui riescono a vivere piante e fiori rari. Anche la fauna è ricca e potrete ammirarla dalle passerelle in legno che affiancano il lago.
Il Gorg d’Abiss ospita un’affascinante cascata nel bosco, raggiungibile con una breve passeggiata dopo aver lasciato l’auto in località Tiarno di Sotto. Sempre in zona si trova anche l’antico ponte romano di Croina, un’altra importante testimonianza storica della valle di Ledro.
Friuli Venezia Giulia: Laghi di Fusine

Contributo di Moonlightloren
In Friuli Venezia Giulia, in quel lembo di terra dove culture e tradizioni transfrontaliere s’incontrano, esiste un piccolo mondo incantato capace di regalare emozioni diverse in ogni stagione dell’anno. Questo piccolo angolo di paradiso prende il nome di Laghi di Fusine.
In una valle che corre parallela al confine italo – sloveno, non lontana anche dalla frontiera con l’Austria, c’è un complesso di laghetti glaciali immerso tra gli abeti rossi della foresta millenaria di Tarvisio.
I due laghi principali prendono il nome di Lago superiore e Lago Inferiore, a essi poi si aggiungono altri laghetti minori, detti “piccoli” sparsi nel fitto del bosco.
I laghi sono collegati tra loro soltanto attraverso vie sotterranee e sono alimentati esclusivamente da pioggia o dallo scioglimento della neve delle Alpi Giurie, recente riserva naturale dell’Unesco, che nelle smeraldine acque cristalline dei laghi si riflettono.
Il panorama che la conca glaciale di Fusine offre ai suoi visitatori è sempre sorprendentemente spettacolare e capace di mutare al variare delle stagioni.
Il bianco candido della neve e del ghiaccio, lascia spazio ai verdi tenui della primavera, che dissemina di mille colori le sponde dei laghi. Il fresco delle ombrose fronde invita a rigeneranti passeggiate estive, lungo il perimetro dei laghi o alla scoperta delle vette alpine e dei suoi abitanti, siano essi abeti bianchi, rossi, larici, cervi, caprioli, camosci, volpi, ermellini, stambecchi, magari alla ricerca di orsi, lupi, linci o sciacalli dorati.
Un’ultima emozione i laghi la regalano in autunno, quando aceri, faggi e frassino s’incendiano diventando gioia e delizia di fotografi innamorati del “foliage” e delle mille rosse sfumature che i riflessi dorati dei laghi riescono a regalare.
I laghi di Fusine quindi un’esperienza da consigliarsi e da consigliare, in qualsiasi periodo dell’anno, a qualsiasi ora del giorno e con qualsiasi tempo, perché i laghi cambiano il loro fascino con il sole, con la pioggia, con la neve e persino con la nebbia.
Veneto: Lago di Misurina

Contributo di Bagaglio Leggero
Non tutti i laghi dolomitici sono creati uguali. Ci sono piccole, microscopiche gemme, che quasi spariscono in inverno. Ci sono quelli incastrati in strette valli, dove hai sì e no lo spazio per camminarci attorno. Ci sono quelli un po’ dimenticati e quelli troppo frequentati.
E poi c’è Misurina.
Iconico d’estate, quando le cime dolomitiche si specchiano nelle sue dolci acque. Affascinante in autunno, quando i larici lo dipingono con sfumature dorate. Incantevole in inverno: le sue acque si ghiacciano e la neve riveste i boschi circostanti. E infine, delicato in primavera, con lo sciogliersi del ghiaccio e il fiorire a nuova vita.
Il Lago di Misurina è uno spettacolo della natura: così bello da aver dato vita a una celebre leggenda. Da qualsiasi angolazione lo si guardi, in qualsiasi momento lo si visiti. Circondato dai più imponenti giganti delle Dolomiti, il lago è una meta perfetta per una gita fuori porta e una giornata di relax.
Anche perché le attività che si possono fare al lago sono moltissime: dai trekking ai picnic, passando per i giri in pedalò… e perché no, anche per il bagno nelle sue acque!
Se sei uno sportivo, o un semplice amante della montagna, qui hai a disposizione letteralmente ogni escursione immaginabile. Dai rifugi sovrastanti il lago (che ti regalano panorami sulla sua stretta conca), alle malghe più tranquille. Dalle Tre Cime di Lavaredo al Monte Piana. Ti basta una passeggiata per stimolare l’appetito prima di pranzo? Il giro ad anello del lago dovrebbe allora fare per te (è una passeggiata adatta a tutti). E tieni presente che nelle malghe dei dintorni, in estate, si mangia, e anche bene.
Ti trovi comunque nel regno delle Dolomiti di Sesto. Se ti sposti un po’ con l’auto, potrai visitare altri bellissimi laghi dolomitici, come quelli di Landro e di Santa Caterina, e alcuni dei più bei paesi della zona: la vicina Auronzo, la prestigiosa Cortina, Dobbiaco, San Candido e Sesto nella vicina Val Pusteria.
Una ultima avvertenza: come dovresti sapere, il meteo in montagna cambia spesso. Arrivare a Misurina la mattina presto e trovarlo immerso nella bianca nebbia che sale dai boschi, senza possibilità di vedere le cime sovrastanti, può farti pensare di essere arrivato in un luogo “normale”. Porta pazienza: prendi la macchina, esplora un altro luogo nei dintorni, tergiversa con un breve trekking, poi torna qui. Quando sarà spuntato il sole, e il suo calore avrà dissipato le nebbie, vedrai davvero questo lago in tutto il suo celebrato splendore.
Veneto: Lago di Federa

Contributo di Info di Viaggio
Il Lago Federa è uno splendido laghetto alpino tra le Dolomiti Bellunesi.
Si trova ai piedi del massiccio della Croda da Lago, ad un’altitudine di 2038 metri, e nelle sue acque si specchia il Becco di Mezzodì.
L’escursione che porta al lago attraversa boschi verdissimi, ampi pascoli, impetuosi ruscelli e regala panorami indimenticabili sulle vette dolomitiche.
Il Lago Federa si trova in comune di Cortina d’Ampezzo (BL) e sono numerosi i percorsi per raggiungerlo. Ecco i tre più conosciuti.
Da Cortina, con l’auto, si raggiunge la frazione Campo di Sotto e, superato il lago Pianozes, si parcheggia negli spazi disponibili a bordo strada. Da qui si prosegue a piedi lungo la via forestale immersa nel bosco, seguendo il percorso n. 432, fino a Malga Federa. Nei pressi della malga il bosco si apre per fare spazio a prati e pascoli, il panorama verso la conca ampezzana è meraviglioso.
Oltrepassata la malga il sentiero continua e diventa più ripido fino ad arrivare al Rifugio Croda da Lago. Ancora pochi passi, stavolta in discesa, e compare finalmente il lago.
Un sentiero molto conosciuto per il Lago Federa è quello che parte dal Ponte di Ru Curto, lungo la via SP638 che da Cortina porta al Passo Giau. Dopo avere parcheggiato nello spiazzo a bordo strada si parte lungo il sentiero n. 437. All’inizio il cammino è più semplice poi diventa più ripido. Al bivio si segue il tragitto n. 434 verso il Rifugio Croda da Lago. Durante il percorso compaiono meravigliose vedute sulle cime dolomitiche.
Un altro sentiero, più lungo ma immerso tra monti meravigliosi, è quello che inizia dal Passo Giau, e precisamente dietro la piccola chiesetta. Qui si seguono i tragitti indicati con i segnavia n. 436 e poi n. 434.
Buona camminata!
Veneto: Lago di Sorapis

Contributo di Family in fuga
Il Lago di Sorapis è un gioiello delle Dolomiti, situato vicino a Cortina, in provincia di Belluno.
Il lago affascina soprattutto per il colore delle sue acque di un azzurro turchese unico al mondo, dato dalle particolari caratteristiche dell’acqua, ricca di calcare.
Forse la vista delle foto di questo lago sui social ne ha provocato un forte aumento del turismo, riempiendo purtroppo a dismisura il sentiero e il lago stesso.
Non è un percorso particolarmente difficile, ma richiede comunque attenzione e un minimo di allenamento per non faticare troppo in alcuni punti in cui la salita è più accentuata.
Ma vediamo come raggiungere il Lago di Sorapis. Lasciando l’auto al Passo Tre Croci, tra Cortina d’Ampezzo e Misurina, si prende il sentiero 215, a tratti più leggero, a tratti più faticoso, va detto che in certi punti diventa difficile continuare per chi soffre di vertigini. Io non l’ho trovata un’escursione pericolosa, però va fatta con attenzione.
Innanzitutto fondamentale un abbigliamento adeguato a cipolla in caso di cambio repentino del meteo, in particolare le scarpe, che devono essere scarponi da trekking.
Sembra scontato dirlo, ma non è così, basti pensare che quando sono stata al Lago di Èvieho incrociato persino persone con le infradito ai piedi. Che brutta visione 🙂
Alla fine del sentiero 215, dopo una camminata di circa 2 ore, si arriva al Rifugio Vandelli, a 1923 mt. d’altezza e subito dopo ci si trova davanti lo spettacolo del lago turchese… pura magia.
Da qui, oltre a scattare inevitabilmente una marea di foto, si può fare il giro del lago seguendo un piccolo sentiero, oppure ci si può rilassare sulle sue rive, fare un pranzo al sacco ed ammirare con calma il paesaggio incredibile che si presenta davanti agli occhi.
È vietato fare il bagno, dal 2019 il comune di Cortina d’Ampezzo ha introdotto il divieto di balneazione per la tutela di questo paradiso naturale.
Io vi ho parlato del sentiero più semplice, veloce e conosciuto per arrivare al lago di Sorapis, ma ci sono 2 alternative, ovvero il sentiero 213 che parte sempre dal Passo Tre Croci, ma è molto più impegnativo e solo per escursionisti esperti, e il sentiero 217 che parte dall’Hotel Cristallo tra Auronzo e Misurina.
Il periodo migliore per svolgere questa bellissima escursione è l’estate, in quanto in primavera i ghiacciai potrebbero non essere ancora completamente sciolti, in autunno di solito c’è poca acqua e in inverno il lago è ghiacciato.
Spero vi possa tornare utile il racconto del trekking da fare per raggiungere il Lago Sorapis, vera perla di casa nostra.
Abruzzo: Lago di Scanno

Contributo di In giro con Angela
L’Abruzzo è una terra ricca di laghi e verde rigoglioso. Tra i suoi tanti laghi, ce n’è uno che è un unicuum al mondo, data la sua forma molto particolare.
Sto parlando del Lago di Scanno, in provincia de L’Aquila, meglio conosciuto come il Lago a forma di Cuore, o lago degli Innamorati che dir si voglia.
Il Lago di Scanno è un lago montano a 922 metri s.l.m. e le sue acque si adagiano fra i Monti Marsicani, nell’alta valle del fiume Sagittario.
Le sue coste sono molto ridotte, e per alcuni brevi tratti, sono state adattate per la ricezione di bagnanti formando delle spiagge artificiali di sassi.
Il Lago di Scanno è il più grande lago d’Abruzzo, vista la sua notevole estensione.
La sua forma così romantica lo ha reso meta perfetta per una fuga romantica fra i boschi, tra sentiri di trekking, clima molto mite e scorci mozzafiato-
Seguendo il delizioso sentiero boschivo del cuore, si giunge ad un punto panoramico da dove si può ammirare la particolare forma del lago di Scanno: sembra proprio un cuore.
In realtà la forma del lago è un’altra e non è propriamente un cuore, ma se lo si osserva da un punto preciso dove si arriva giungendo alla fine del sentiero del cuore.
Illusione ottica? Non saprei, fatto sta che il lago oggi è uno dei più visitati in Italia.
Il Lago di Scanno, infatti, da decenni è meta di un turismo ambientale attratto dalla bellezza dei luoghi e del clima, con bagnanti lungo le sue rive o in pedalò sulle sue acque, solcate anche da sportivi appassionati di surf e canoa.
Il sentiero del Cuore, un sentiero di difficoltà medio-bassa, adatto anche a camminatori amatoriali, è costellato di chiesette e eremi, tra i quali spicca per bellezza l’Eremo di Sant’Egidio: questi posti, ora disabitati, hanno il fascino dell’abbandono, del lasciato a metà e offrono posti dove ripararsi all’ombra durante il cammino.
A far da cornice a questa bellezza naturale ci pensa il piccolo borgo di Scanno: un paesino montananro che conta poche anime e che è nella lista dei Borghi più belli d’Italia.
Come raggiungerlo: In auto si arriva seguendo la A 25 fino all’uscita di Cocullo e proseguire poi sulla SS 479, per circa 20 chilometri. Per chi arriva in treno, la stazione da prendere come riferimento è quella di Sulmona, da dove parte un servizio di bus per Scanno.
Puglia: I laghi Alimini

Contributo di Wanderbeach
Meno conosciuti in Italia, ma non meno importanti sono i laghi Alimini, situati nei pressi di Otranto, in provincia di Lecce, vicino al laghetto di bauxite. Questi due laghi uno più grande ed uno più piccolo, fanno parte di un Sito di Importanza Comunitaria europeo proprio perché sono un’importante habitat naturale per numerose specie di animali e per numerosi volatili, importante tappa per i flussi migratori situata tra l’oriente e l’occidente. Questi due laghi sono collegati tra loro da un canale che si chiama Lu Strittu.
Il nome dei Laghi Alimini, invece, deriva dal greco antico e bizantino (trans. lìmne) che in italiano significa appunto lago, palude o bacino.
La vegetazione in questi luoghi è molto varia e ricca, così come la fauna, si può infatti trovare una rarissima specie di orchidee della palude (Anacamptis palustris), la castagna d’acqua (Trapa natans), che è una specie in via d’estinzione in Italia, l’erba vescica (Utricularia vulgaris), un’erba carnivora che, grazie ai sui piccolissimi pettini, appena è sfiorata dagli insetti li risucchia grazie alle sue vesciche all’interno.
Anche la fauna è molto variegata, infatti, proprio per questo è una meta molto amata dai bambini. Non è difficile incontrare conigli selvatici, tartarughe d’acqua e di terra, ma si possono incontrare anche cicogne bianche, fenicotteri, folaghe, moriglioni, gru, oche selvatiche e alcune specie di cigni. Ovviamente l’ingrediente segreto per poter incontrare tutte queste bellissime specie è quello di avere rispetto della natura e di non spaventare la stessa con schiamazzi, urla oppure rumori troppo forti e non procedere in mandrie di 20-30 persone, ma in piccoli gruppi di persone. Gli animali, così come gli esseri umani, quando sentono troppo frastuono scappano impauriti ed ecco perché bisogna proteggerli e tutelarli.
Si possono incontrare anche il germano reale, il cavaliere d’Italia, la gallinella d’acqua, falchi di palude, albanelle, il gufo comune e quello reale, l’allocco, le civette, i barbagianni. Tra i mammiferi più comuni si possono trovare i topi campestri, ghiri, moscardini, ma anche tassi, donnole, faine e ricci. Nei boschi, invece, tutt’intorno ai laghi invece ci sono picchi, tordi, merli, fringuelli, storni, scriccioli, usignoli, foggiani e quaglie. Si incontrano anche tante specie di rettili tra le quali oltre alle testuggini d’acqua e di terra, le bisce d’acqua, i cervoni, il colubro leopardino, rospi dalle grosse dimensioni, rane, salamandre e il tritone italico.
La fauna è veramente variegata e ampia e un tempo si estendeva per tutta la zona che va dall’attuale Bosco di Tricase fino ad Otranto. Una vastissima area geografica che nel periodo Medievale veniva principalmente utilizzata per la caccia di Re Federico II di Svevia, nel corso dei secoli sempre più decimata e ristretta tanto da divenire una piccolissima area dove era appunto indispensabile la tutela da parte dell’uomo stesso tramite l’istituzione di parchi naturali protetti dalle autorità locali, regionali, nazionali, comunitarie e internazionali.
Nelle vicinanze, oltre alla bellissima spiaggetta degli Alimini, c’è la Baia dei Turchi, famosa per le scorrerie nel corso dei secoli, e il laghetto di Bauxite rosso, creatosi si seguito in una cava di bauxite.
Basilicata: Laghi di Monticchio

Contributo di Viaggi e Lucania
Nel nord della Lucania, in provincia di Potenza, si trovano gli affascinanti Laghi di Monticchio. Meta irrinunciabile se stai organizzando un viaggio in Basilicata, alla scoperta di angoli nascosti e antiche tradizioni.
I due Laghi di Monticchio si trovano al posto del cratere del Vulture, antico vulcano ormai spento e fanno parte di un ambiente suggestivo e lussureggiante, dove la natura regna sovrana. Sono il Lago Grande e il Lago Piccolo, Riserva Regionale e molto più turistico.
Tra le verdi acque del Lago Piccolo, sospesa su un roccione, si specchia l’Abbazia di San Michele Arcangelo. Al suo interno potrai visitare il Museo di Storia Naturale del Vulture e conoscere i 750 mila anni di storia dell’antico vulcano.
Le numerose attività che potrai fare in questo posto meraviglioso sono, ovviamente, tutte a stretto contatto con la natura. Potrai scegliere, in base alla stagione, di affittare un pedalò oppure prenotare il tuo posto sul battello per fare un giro del Lago Piccolo, esplorare i sentieri vicini in mountain bike, fare una passeggiata a cavallo, affittare un risciò. Ancora fare bird watching quando, se sarai fortunato, potrai incontrare la preziosa farfalla Bramea che vive esclusivamente qui.
Il Lago Piccolo presenta una sorgente subacquea e alimenta il Lago Grande attraverso un ruscello.
Questo territorio è l’unico del sud Italia in cui la ninfea Alba vegeta in modo spontaneo e in primavera le foglie si riempiono di incantevoli fiori galleggianti regalando, così, uno scenario impagabile.
E quando la pancia inizia a brontolare, aree picnic, trattorie, chioschi e ristoranti in riva al Lago sono pronti per deliziarti della gustosa cucina tipica lucana accanto ad un buon calice di Aglianico del Vulture che qui viene prodotto.
I Laghi di Monticchio si trovano in una delle zone più belle dell’entroterra lucano composto soprattutto da enormi distese di vitigni, campi di grano e boschi di castagni. Nelle vicinanze ci sono alcuni dei borghi più affascinanti e ricchi di storia della Basilicata: Rionero in Vulture, conosciuto per la sua ricchezza di acque minerali, Venosa, la città di Orazio, famosa per la sua area archeologica, Melfi, per il bellissimo castello federiciano, ancora Atella, Rapolla e Ripacandida. Scoprirli significa entrare a contatto con l’autenticità e le tradizioni della cultura lucana e dei suoi abitanti.
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